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Passione Dakar

Come si dice : “ l’assassino torna sempre sul luogo del delitto”. Una definizione adattabile alla situazione che andiamo a raccontarvi , anche se non troppo appropriata, soprattutto perché non c’è mai stato alcun delitto. Il cosiddetto “assassino” non è altro che il sottoscritto, mentre il luogo è l’Industrial Village di Torino,  inaugurato nel settembre del 2011, come primo centro polifunzionale creato da CNH Industrial nel mondo, e ora hub di IVECO GROUP. Un luogo molto caro che abbiamo recentemente visitato di nuovo, ritrovando con grande piacere ex colleghi ed amici con cui chi scrive ha condiviso parecchie avventure, anche di successo, in una precedente veste professionale.

L’occasione è stata offerta nei giorni scorsi dalla presentazione della Dakar 2024, dedicata ai tanti partecipanti italiani,  che prenderà il via il 5 gennaio  per concludersi il 19 gennaio 2024. Niente delitto , dunque, ma soltanto l’opportunità di rivivere le emozioni già sperimentate qualche anno fa con i camion Iveco dal colore “verdino “ griffati Petronas.

La Dakar 2024

A presentare la 46esima edizione della competizione più avventurosa del mondo è stato il Direttore Generale della Dakar, David Castera,  sapientemente coadiuvato da Edoardo Mossi, coordinatore sportivo della Amaury Sport Organisation (ASO),

Sono stati così svelati i punti salienti dei vari appuntamenti che porteranno gli equipaggi alla partenza del 5 gennaio 2024.  Le iscrizioni si sono già aperte il 3 giugno,  mentre la chiusura delle stesse avverrà per moto e quad il 20 luglio e per tutti gli altri il 20 ottobre. A inizio dicembre ci sarà l’imbarco dei veicoli molto probabilmente al porto di Barcellona, quindi non più a Marsiglia, con la possibilità di iniziare le pratiche per le verifiche amministrative e tecniche, che verranno completate in Arabia Saudita il 3 e 4 gennaio 2024. La nave che trasporterà i mezzi arriverà a Yanbu, dove  tutti i partecipanti potranno recuperare i veicoli  a partire dal primo gennaio. e poi salire verso il bivacco di Alula che li ospiterà per cinque giorni.

Il percorso

Il rally, alla sua  quinta edizione in Arabia Saudita si terrà dal 5 al 19 gennaio 2024, con partenza dalla città millenaria di Aiula, attraversando il Paese in direzione dell’ Empty Quarter per concludersi a Yanbu, sulle rive del Mar Rosso. Un totale di 14 giorni per circa 5 mila chilometri di prove speciali tutti in Arabia Saudita, con il 60% del tracciato completamente nuovo. Saranno allestiti 9 bivacchi in totale su un’ampia fascia che va da ovest a est, attraversando il percorso in entrambe le direzioni fino all’arrivo finale a Yanbu

“La sfida sarà altrettanto ardua di quella dello scorso gennaio”, avverte il direttore di gara David Castera, che promette ai concorrenti enormi distese di dune, dove le difficoltà di navigazione si accompagneranno alle sfide tecniche del loro attraversamento.

È stato inoltre creata la  “tappa delle 48 ore”, nella quale  ci sarà un limite di tempo per fermarsi (ore 16.00) prima di ripartire il giorno successivo (ore 7.00) per completare il percorso.

Due giornate speciali dell’Empty Quarter

L’immenso deserto dell’Empty Quarter sarà proprio il teatro di questa nuovissima tappa di 48 ore. Il terreno si presta particolarmente bene a due percorsi separati, uno per moto e quad e l’altro per auto e camion. Pertanto, i top team FIA non beneficeranno delle tracce lasciate dalle due ruote e dovranno navigare in base al loro talento. 

Il programma Dakar Future

La  Dakar costituisce un laboratorio tecnologico senza pari, che è servito regolarmente come banco di prova per nuovi propulsori e dispositivi di sicurezza. È in quest’ottica che il programma Dakar Future ha permesso per la prima volta alle auto a propulsione ibrida di fare la loro comparsa e di raggiungere le prestazioni dei migliori team. E si stanno aprendo nuove strade per esperimenti tecnologici in grado di trasformare il panorama dei rally-raid, che sono al centro del progetto “Missione 1000”.

Missione 1000

Il programma “Mission 1000” svolgerà, come detto,  il ruolo di laboratorio, offrendo ai costruttori l’opportunità di testare veicoli con tecnologie innovative sul terreno di Dakar. Ogni giorno, i mezzi iscritti affronteranno un percorso di circa cento chilometri, ai margini di quello ufficiale ma con difficoltà simili.

Insomma, un rally parallelo, in cui si sfideranno i veicoli con propulsioni a energia alternativa: idrogeno, biocarburanti, e motori ibridi o completamente elettrici. Nessun vincitore in realtà, ma solo la possibilità di provare queste soluzioni innovative in un contesto agonistico con la grande opportunità di  raccogliere una serie di dati e informazioni importanti per lo sviluppo di questi veicoli del futuro.

E’  prevista partecipazione di  circa una dozzina di veicoli, tra moto, auto e camion che ogni sera avranno una parte del bivacco dedicata, autosufficiente dal punto di vista energetico, ma aperta a tutti, proprio  per favorire il più possibile la discussione sul tema.

Dal Futuro al Classico

Il tutto senza dimenticare il grande successo ottenuto dalla Dakar Classic, grazie alla quale i veicoli degli anni ’80 e ’90 possono tornare sulle piste della Dakar in una sfida di regolarità con un centinaio di equipaggi, desiderosi di condividere la loro passione per i veicoli storici e il loro restauro. 

Insomma, un programma per tutti i gusti con tanta passione per questa fantastica avventura in Arabia Saudita.

Per chi volesse saperne di più: https://www.dakar.com/en

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