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TORINO AL CENTRO DEL MONDO

Il “Salone più grande di sempre” , ovvero ufficialmente la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro, che ha chiuso i battenti dei Padiglioni del Lingotto Fiere proprio ieri, ha confermato le sue premesse totalizzando ben oltre 168 mila spettatori.

Una cifra record per questo Salone, che nella giornata ha fatto registrare il picco di affluenza più elevato della sua storia. Come quelle che hanno pienamente soddisfatto gli editori, ben contenti di aver incrementato, anche con percentuali a 2 cifre, le proprie vendite rispetto alle edizioni precedenti.

TORINO AL CENTRO DEL MONDO.
Il “Salone più grande di sempre” , ovvero ufficialmente la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro, che ha chiuso i battenti dei Padiglioni del Lingotto Fiere proprio ieri, ha confermato le sue premesse totalizzando ben oltre 168 mila spettatori.

Il Salone del Libro si è ripreso la sua primavera

Dopo la parentesi autunnale, dovuta alla Pandemia, il Salone del Libro è tornato con prepotenza a riprendersi il suo posto in questa primavera quasi estiva. L’ha fatto tra gli stand degli editori, nell’ampia e attrezzata area esterna, nel bosco che ha dato riparo dal caldo inaspettato. L’ha fatto, soprattutto con grande grinta , gettando il proprio “cuore selvaggio” oltre l’ostacolo, con l’ottimismo e il coraggio che da sempre lo contraddistinguono e che non sono mai mancati alla comunità di lettrici e lettori.
La conferma di una crescita costante di una manifestazione, che va ben al di là di una fiera e di una manifestazione culturale, dando vita a un vero e proprio villaggio vissuto in pieno da tutti i visitatori.


Una città sotto i riflettori

Ma questa manifestazione è stata soltanto una delle tante che hanno acceso i riflettori sulla città di Torino, rispolverando quell’atmosfera frizzantina che si respirava nel 2006, prima, durante e dopo le Olimpiadi Invernali. Una luce forte e vigorosa che via via si è andata spegnendo , sino a diventare buio totale, con il beneplacito di certe pubbliche amministrazioni che al grido di “non si può fare” hanno predicato a lungo la “decrescita felice” .


Non solo libri

Per fortuna, le cose prima o poi cambiano e i turisti, se attirati da qualche evento di buon livello, sanno anche apprezzare le bellezze della città che vanno a visitare.
Sarà un caso, ma tra Eurovision, Giro d’Italia di ciclismo, Finale di Champions League femminile, e se vogliamo allargare il discorso al Piemonte, il Raduno dei Bersaglieri di Cuneo, abbiamo avuto in questo periodo una concentrazione di eventi e manifestazioni che hanno fatto di Torino e della nostra regione una vero e proprio centro di attrazione internazionale.
Certo il ritorno alla quasi normalità ( non si capisce bene se perché il virus sta mollando lentamente la presa o perché ora tutta l’attenzione mediatica è rivolta all’Ucraina), ha dato un buon contributo, ma il notevole incremento di turisti durante queste kermesse internazionali non può passare inosservato.

TORINO AL CENTRO DEL MONDO.
Il “Salone più grande di sempre” , ovvero ufficialmente la XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro, che ha chiuso i battenti dei Padiglioni del Lingotto Fiere proprio ieri, ha confermato le sue premesse totalizzando ben oltre 168 mila spettatori.

La qualità richiama i turisti

Tutto ciò non può far altro che portare alla certezza che laddove ci siano eventi di largo richiamo, il pubblico che viene per assistervi, coglie l’occasione anche per visitare e scoprire una città o una regione, magari a loro sconosciuta. E’ vero c’è anche chi lo fa perché invogliato da altri che in quei luoghi ci sono già stati, per diletto o per lavoro. Insomma, il classico “passa parola” che funziona meglio di asettiche campagne promozionali o strane pubblicità ( non riguarda il Piemonte, ma tanto per fare un esempio, mi spiegate che cosa ha da spartire Elisabetta Canalis con la Liguria ?).

Un tesoro da non sprecare

A questo possiamo aggiungere anche alcuni importanti impegni istituzionali, la riunione dei Ministri degli Affari Esteri dei 46 Stati membri del Consiglio d’Europa, che ha fornito l’occasione per ricordare la lunga tradizione diplomatica di Torino e del Piemonte. Per non parlare poi di come la città sia diventata sempre più frequentemente sede set cinematografici di livello internazionale, non ultimo le riprese di Fast X, nuovo capitolo della saga dal titolo Fast and Furious 10.
Tutto ciò rappresenta il frutto del lavoro e delle buone intuizioni di chi ha lavorato per il futuro, con grande fiducia e ottimismo, per alimentare il clima nuovo, fatto di tanta voglia di ripartire, da cui è sicuramente più piacevole farsi contagiare.
Bisogna, però, abbandonare il tipico understatement e il classico carattere troppo sabaudo, un po’ troppo fuori moda, e uscire allo scoperto per promuovere ancora di più la città e tutto il Piemonte. Altrimenti, la luce che ha ripreso recentemente vigore farà in fretta ad affievolirsi ancora una volta.

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