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American Graffiti

Torna American Graffiti. La riscoperta del drive-in però sembra non convincere

di Maurizio Pignata


Quelli, come il sottoscritto, che pur pensando di essere ancora giovani sono ormai considerati una “categoria a rischio”, per il Coronavirus, come ha fatto notare Fiorello, ricorderanno certamente il celebre film American Graffiti di George Lucas.

Uno spaccato dell’America degli anni Sessanta in cui si raccontano le esperienze di alcuni giovani in un carosello di situazioni, ora comiche, ora patetiche, ora grottesche, ora sentimentali. Punto di incontro dei protagonisti del film era il Mel’s Drive In, un classico ristorante yankee che offriva la possibilità ordinare e consumare pietanze rimanendo seduti nella propria auto.


Ora l’emergenza Covid-19 sembra rinverdire questi locali all’aperto. Così dopo i tamponi a bordo della propria auto, effettuati su chiamata in diverse strutture ospedaliere italiane, l’automobile potrebbe garantire la sicurezza dei cittadini anche nel tempo libero.

Bovisa Drive In


Una proposta affascinante


Celebrati da sempre come uno dei simboli dei favolosi anni Sessanta, sembra dunque che i drive-in possano far sognare ancora oggi. Anche se quest’idea, nata ben novant’anni fa in America, sembra per ovviare alle problematiche di una mamma troppo corpulenta per le poltrone dei cinema, sia ormai in declino da tempo negli States, mentre in Europa non abbia mai avuto successo.

Ebbene l’emergenza Coronavirus sembra invece aver ridato nuova luce alla pratica del cinema in auto. Naturalmente, l’iniziativa arriva sempre da Oltreoceano, dove nelle scorse settimane, prima che Trump adottasse misure di contenimento più severe, la chiusura delle sale indoor, hanno fatto registrare un boom di presenze, come non accadeva da tempo, in alcuni vecchi drive-in.

Così, nei parcheggi riservati ai clienti di alcune vecchie sale cinematografiche sono state allestite in poco tempo proiezioni di vecchie pellicole, che hanno fatto registrare il tutto esaurito. Purtroppo, le nuove restrizioni più severe hanno poi impedito anche gli spettacoli all’aperto e questa nuova ondata di successo si è fermata.


Il Drive In anche in Italia


L’eco della riscoperta del cinema all’interno della propria auto è arrivato anche in Italia, dove peraltro esistono già strutture del genere come il Bovisa Drive In di Milano e altre due sale open air in Campania, ovvero il Drive In Pozzuoli e il Drive In Garden Movie di San Tammaro (CE). In questi ultimi anni, infatti, c’è stato un piccolo revival dei drive-in, visti più che altro come alternative interessanti e un po’ nostalgiche ai cinema tradizionali o agli ormai comuni cinema all’aperto.


Da alternativa bizzarra e un po’ nostalgica i Drive-in sembrano essere diventati il tipo di cinema più adatto alle nuove necessità di distanziamento sociale, per proiettare film, ma anche per trasmettere, tra le altre cose, cerimonie religiose. In teoria sarebbe sufficiente presentarsi con la propria auto alla cassa, mostrando un biglietto elettronico acquistato online e poi guidare fino a posizionarsi davanti allo schermo.

Inoltre, il servizio potrebbe essere completato dalla possibilità di ordinare da bere e da mangiare via WhatsApp e dall’offerta di cuffie o mini altoparlanti Bluetooth da ritirare da qualche addetto munito di guanti e mascherina. Un’idea insomma per trascorrere un paio d’ore in serenità guardando un film per poi tornare a casa senza aver avuto nessun incontro troppo ravvicinato con altre persone.

Mels Drive-in


La novità dell’estate


In attesa che le sale cinematografiche possano aprire, la soluzione Drive-in potrebbe essere una proposta interessante ma simbolica per sottolineare che anche i cinema sono ripartiti, sia pur in modo provvisoriamente diverso. Insomma, l’idea di avere delle arene cinematografiche quest’estate, o più genericamente delle aree all’aperto destinate ad eventi, con protocolli, protezioni e sanificazione, potrebbe essere un modo intermedio, graduale, per ripartire anche con gli spettacoli, mantenendo le condizioni di sicurezza.

Quanto ai film da proiettare, va considerato che con i cinema chiusi, i Drive-in dovrebbero accontentarsi di proiettare vecchi film, senza poter mostrare le nuove uscite, che per la gran parte sono state rimandate a dopo l’estate.


Il futuro non sarà all’aperto


Passata la “sbornia “ del possibile successo per la novità del momento, è oggettivamente difficile immaginarsi che i Drive-in, con i film visti attraverso un parabrezza, possano avere un ruolo importante per il futuro del cinema.

Senza considerare tutti i problemi derivanti dalla permanenza, in estate, all’interno della propria auto per ore, in estate, trovandosi di fronte al dilemma finestrini aperti con caldo e zanzare oppure chiusi con due ore di aria condizionata a vettura ferma.

Inoltre, riesce difficile immaginare una concorrenza alla pari con gli schermi domestici da decine di pollici e ad altissima definizione, quanto a qualità di immagini e suoni, difficilmente riproducibili all’aperto, senza contare i numerosi servizi di streaming , come Netflix, Infinity, etc che possono essere attivati comodamente dal divano di casa.


Un vero e proprio tuffo nel passato, un po’ più tecnologico ma sicuramente meno affascinante, se non altro per la mancanza di quelle meravigliose convertibili degli anni passati , per vedere le quali valeva già il prezzo del biglietto.

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