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Un film documentario per i 70 anni della Batmobile

Un vero e proprio omaggio all’automobile del “Cavaliere Oscuro”

di Maurizio Pignata

Batman, il Cavaliere Oscuro

La popolare vettura di Batman, dalla sua prima sporadica apparizione sino all’anticipazione di quella del nuovo film sull’uomo pipistrello, in arrivo il prossimo anno, è oggetto di un documentario che DC Comics e Warner Bros hanno recentemente pubblicato su YouTube.
Un vero e proprio omaggio all’automobile del “Cavaliere Oscuro”, che festeggia i suoi primi 70 anni, dimostrando di essere un mito senza età.

La conferma viene dalla clamorosa asta in Arizona, dove è stata venduta per 4,2 milioni di dollari proprio l’auto utilizzata per la serie televisiva degli anni ’60 (un concept che Ford aveva commissionato alla carrozzeria Ghia di Torino poi trasformata con copertura a cupola di vetro).

Il documentario racconta l’evoluzione dell’auto nel corso dei decenni, dai fumetti ai film, passando per la serie tv degli anni Sessanta e il serial animato degli anni Novanta.

La storia

Il film, battezzato “The Batmobile Documentary”, della durata di circa un’ora, racconta la storia di questa vettura diventata famosa almeno quanto il suo proprietario.

Una carrellata delle varie edizioni del veicolo che ha accompagnato Bruce Wayne fin dall’inizio della sua battaglia contro il crimine.
Si parte dalla gestazione su carta della popolare automobile creata da Bob Kane e Bill Finger e apparsa per la prima volta nel fumetto Detective Comics del 1939.

Una presenza però sporadica, nulla di più della semplice berlina rossa guidata da Bruce Wayne.

Qualche anno dopo cominciò ad assumere un aspetto più “cattivo” e successivamente la celebre colorazione nera. Anche se nel primo film dedicato all’uomo pipistrello, del 1943, forse anche per una certa praticità dettata dal budget limitato, la Batmobile fu una Cadillac.

Una vettura che poteva trasformarsi nell’auto di Bruce Wayne o in quella dell’uomo pipistrello, a seconda che la capote fosse aperta o chiusa.

Compagna irrinunciabile

Ma è solo dagli anni 50 che la Batmobile divenne una presenza fissa accanto all’uomo pipistrello nelle sue avventure quotidiane contro le ingiustizie.

Una vera supercar unica, progettata e costruita – con l’aiuto del fido Robin – dallo stesso Bruce Wayne, ricca di gadget e di armi sempre inediti, da sfoderare all’occorrenza.

Fu anche la prima automobile ad avere una grande ala simile a quella di un pipistrello, posizionata verticalmente nella parte posteriore della carrozzeria.
Altra svolta fu poi la Batmobile televisiva del 1966, messa a punto da George Barris, un professionista delle personalizzazioni delle autovetture. Basata sulla Lincoln Futura, un concept avveniristico Ford realizzata a Torino dalla Ghia che non vide mai la produzione in serie.

Fu però fonte d’ispirazione della vettura di Batman, in particolare per l’abitacolo, raccolto sotto una calotta apribile plasmata come una doppia bolla di cristallo. Dotata idealmente di un motore a reazione, la Batmobile del 1966 fu la prima a utilizzare due veri paracadute – adoperati nelle gare di accelerazione – per le frenate più brusche.

La vettura divenne ancora più popolare, al punto che iniziarono a fiorire numerose repliche. Alcune prodotte anche in un discreto numero di serie, come quella della Freaks – un’azienda statunitense che produce vetroresina – identica in tutto e per tutto alla macchina utilizzata dal supereroe tra il 1966 ed il 1968.

Il bolide dell’oscurità

Alla fine degli anni ’80 Batman, interpretato da Michael Keaton e diretto da Tim Burton, divenne totalmente il padrone dell’oscurità. Da qui nasce l’esigenza di accentuare ancora di più la presenza dell’automobile. Così la Batmobile assunse la forma di una lunghissima GT, con un reattore installato nel mezzo, in parte ispirato a quei bolidi che si contendevano il primato di velocità nel deserto di Bonneville negli Stati Uniti.

Come un aereo da caccia, la vettura aveva parabrezza e tetto traslabili in avanti per consentire l’accesso all’abitacolo.

Anche la Batmobile usata da Val Kilmer, nel 1995, fu ispirata dagli stessi concetti, a cui si aggiunse l’idea di evidenziare una meccanica animata, resa parzialmente visibile da feritoie ricavate sull’avantreno.

Due anni più tardi, con George Clooney, nei panni di Bruce Wayne, e Chris O’Donnell, in quelli di Robin, la Batmobile assunse proporzioni enormi, con il cofano lunghissimo, omaggio ai modelli degli anni Trenta e disegnata da Harald Belker. Una specie di barchetta capace di fondere insieme passato e futuro.

L’automobile del Cavaliere Oscuro

Con la Trilogia del regista Christopher Nolan cambiò nuovamente il paradigma. Le forme sinuose e slanciate del passato lasciarono spazio a quelle di una vettura dal carattere militare, imponente e inarrestabile, anche a livello visivo. Il design, subordinato all’idea di trasferire al pubblico l’immagine di un mezzo capace di espletare realmente le funzioni viste sullo schermo, era strutturalmente in grado di saltare ostacoli, distruggere pareti o persino salire le scale. Insomma, un’automobile dalla silhouette delle Lamborghini, con lo spirito di una Hummer Humvee dell’esercito americano, con alcuni particolari tipici tradizione, come il postbruciatore di coda.

E la storia continua

Una nuova Batmobile arriverà nel giugno del 2021 con il nuovo film sull’uomo pipistrello, interpretato da Robert Pattinson. Nelle prime immagini, che sono state diffuse dal regista Matt Reeves, l’automobile, per quel che si riesce a vedere, rivela “muscoli” da vettura anni Settanta, sia pur con le immancabili estremizzazioni della carrozzeria e della meccanica.

Il mito dunque continua e non resta che aspettare per scoprire la nuova Batmobile, ancora una volta immersa e confusa nell’ombra del Cavaliere Oscuro.

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