In cima alla montagna tra avventura ed emozioni
In cima alla montagna tra avventura ed emozioni
di Maurizio Pignata
Per chi vuole fare un giro panoramico tra brividi ed emozioni, la strada dell’Assietta è quello che ci vuole. Di origine militare e quasi interamente su percorso sterrato, la strada collega i territori delle alte Valli Chisone e Susa, lungo un tracciato spesso sopra i 2000 metri di quota. E’ percorribile solo d’estate, perché durante l’inverno alcuni tratti diventano piste da sci del comprensorio della Vialattea, o ottimi tracciati “fuoripista” per i più esperti. Tenendo presente le ordinanze che ne limitano l’accesso in alcuni giorni e orari, la via dell’Assietta, è sicuramente una delle più belle strade panoramiche delle Alpi. Per raggiungerla si può salire da Sestriere Borgata fino al Col Basset, oppure da Sauze d’Oulx, transitando da Sportinia per poi arrivare fino al medesimo colle e imboccare la strada a mezza costa, con alcuni tratti a strapiombo sulla vallata opposta di Pragelato , con vista sui trampolini che furono teatro delle gare olimpiche di salto sugli sci di Torino 2006.
Personalmente, ci siamo andati parecchie volte a bordo di un quad, che , a dispetto della polvere, consente, oltre al divertimento, di godere appieno di panorami mozzafiato, in ambiente unico suggestivo. Un ambiente di pregio che incute rispetto e proprio per questo deve essere preservato per potere essere goduto da tutti, anche da escursionisti e cicloturisti. Da qui il rispetto per gli altri turisti che si incontrano sulla strada, procedendo a velocità ridotta.
Lungo il tragitto non è difficile, come è capitato spesso anche a noi, imbattersi in una mandria che obbliga a fermarsi finché mucche, pecore e caprette non decidono di lasciare libero il passaggio. Ma anche , soprattutto verso il tramonto non è difficile fare qualche incontro con simpatiche marmotte, qualche volpe in cerca di cibo, osservati dall’alto da qualche bel falco che sorvola la strada, quasi che siano loro i veri guardiani del territorio.
La natura non è tutto, perché il percorso offre anche un’occasione unica per scoprire alcune delle pagine più significative della storia delle Alpi occidentali. Il colle dell’Assietta, infatti, fu teatro di vicende storiche fondamentali, come la battaglia del 1747, che ogni anno nel mese di luglio vede la rievocazione con figuranti in costume d’epoca, per ricordare il cruento scontro che vide i battaglioni austro-piemontesi respingere l’attacco di quelli franco-spagnoli in un significativo episodio della guerra di successione austriaca.
Un percorso affascinante che presenta numerose fortezze che risalgono a differenti epoche storiche, e può costituire pertanto un vero e proprio museo a cielo aperto della storia delle fortificazioni di montagna. Ma non solo, in quanto l’area offre alcuni alpeggi dove è possibile gustare salumi e formaggi ricchi di tradizione e genuinità.
Per chi non è ancora appagato, si può proseguire, tra sterrato e asfalto, verso Pracatinat e raggiungere Fenestrelle, dove visitare il maestoso forte con la sua muraglia lunga ben 3 chilometri. Progettato dall’ingegnere Ignazio Bertola nel XVIII secolo con funzione di protezione del confine italo-francese, il forte venne completato solo nel secolo successivo e non fu mai coinvolto in fatti d’arme di rilievo correlati con la sua funzione. Dopo un lungo periodo di abbandono è stato, parzialmente, restaurato ed aperto al pubblico. La costruzione, composta, in realtà da numerosi forti collegati da spalti, bastioni risalti e scale ha una superficie complessiva di 1.300.000mq sviluppandosi per oltre 5 chilometri su un dislivello di circa 700 metri, risulta essere la più estesa costruzione europea in muratura. Vale veramente la pena visitarlo (www.fortedifenestrelle.it).
A questo punto, stanchi ma sicuramente contenti di questa gita, non resta che decidere se tornare a casa, oppure rimanere in zona per trascorrere una bella serata in Valle. La scelta è ampia, ma se volete un suggerimento e siete disposti a “mangiare” ancora un po’ di polvere, fate un bel “dietrofront” sino al Col Basset per scendere al pianoro di Sportinia e godere dello spettacolo che offre il tramonto, sorseggiando un bel calice di Prosecco davanti a un bel tagliere di salumi e formaggi, in uno dei locali aperti, che, se avvertiti prima, vi possono offrire una bella “merenda cinoira”, per i non piemontesi un classico apericena dal gusto prettamente alpino.