Motori

La passione non muore mai : Rally di Montecarlo Historique

di Maurizio Pignata

Siamo stati a lungo in silenzio, travolti dall’immenso dolore le la perdita del nostro “mentore”, Max Massimo Costantino, che ora illumina le nostre menti da lassù. Ma la vita continua, o , come diceva qualcuno: “ the show must go on”. Pertanto, eccoci di nuovo qua, animati dalla solita grande  passione che è l’essenza della nostra vita.

Rally di Montecarlo Historique
Un tuffo nel passato nel salotto di Torino

A proposito di passione, non abbiamo resistito, lo confessiamo, a recarci ad assistere alla partenza del Rally di Montecarlo Historique, la gara giunta alla sua 25esima edizione , a cui prendono parte le auto che hanno fatto la storia del rally monegasco. Una storia in cui la Lancia ha recitato il ruolo di grande protagonista.

A cominciare dalla Fulvia Coupé  HF 1,6 con la quale nel 1972 Sandro  Munari, in coppia con Mario Mannucci si imposero su un percorso completamente innevato, avendo la meglio sulle le Porsche e sullo squadrone delle Alpine Renault A110.

Per tutta la giornata di ieri la centralissima piazza San Carlo, conosciuta come il “salotto” di Torino, è stata invasa dalle automobili di 131 equipaggi che ieri sera hanno preso il via per recarsi a Montecarlo da dove oggi inizia il rally vero e proprio, con prove cronometrate a tempo imposto, per concludersi mercoledì 1 febbraio.

Rally di Montecarlo Historique
Rally di Montecarlo Historique
Emozioni a non finire

Quanti ricordi e quante emozioni e che bello sentire il “profumo” (si perché almeno per il sottoscritto non si tratta di odore) della benzina, quella vera!

E’ così hanno cominciato ad affiorare i ricordi di quando alcune delle tante Lancia Delta presenti ieri in piazza San Carlo hanno fatto parte della nostra vita professionale.

La mente è tornata subito al passato quando il sottoscritto alla fine degli anni Ottanta è stato accolto come addetto stampa, nella grande famiglia della squadra Lancia Martini, più volte campione del mondo e vincitrice proprio del Rally di Montecarlo, quello vero, valido per il Campionato del Mondo Piloti e Campionato Mondiale Costruttori.

Quando la tappa italiana di avvicinamento alla “capitale” del Principato di Monaco partiva da Sestriere, dove le Delta si erano date appuntamento per un piccolo “show” sulla pista ghiacciata del Lago Losetta, prima di affrontare il trasferimento verso il mare.

E con loro ci trasferivamo anche noi per prendere possesso del Bus – Press Lancia, un autobus piazzato nella centralissima piazza del Casino’ di Montecarlo, appositamente attrezzato per accogliere i giornalisti con tutti i confort e le tecnologie allora presenti ( semplicemente telefoni e fax ).

Una serie impressionate di emozioni, dunque, resa ancora più intensa dall’incontro in piazza San Carlo con alcuni di quei meccanici ( quelli che in mezzo alle pietraie della Grecia o alla neve delle alture sopra Montecarlo, riuscivano a sostituire un cambio della Lancia Delta in poco meno di 20 minuti) con cui abbiamo condiviso tante avventure ma anche tante belle soddisfazioni in passato.

Rally di Montecarlo Historique
Un ritorno importante per Torino

Ma torniamo al presente. La manifestazione di ieri, fortemente voluta e organizzata dall’Automobile Club Torino per coronare i festeggiamenti per i 125 anni dalla fondazione, ha segnato il grande ritorno di questo appuntamento sotto la Mole, dopo un’assenza di 8 anni. Non vogliamo certo entrare nelle polemiche e nelle questioni politiche che in passato hanno voluto tenere lontano da Torino i motori.

Rally di Montecarlo Historique

Crediamo che il richiamo di tanta gente ieri sera nel salotto di Torino sia un bellissimo segnale di quanta passione ci sia ancora per queste vetture e di quanta fame di eventi per la nostra città per ritornare ad occupare il ruolo da protagonista  che aveva conquistato con le Olimpiadi del 2006. In questo senso, è certamente importante esser stati messi insieme a Oslo, Londra, Bad Hambourg e Reims, le altre città di partenza del prologo del Rally di Montecarlo storico.

Fotografie per gentile concessione di Claudio Pettigiani

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