Fabio Barbieri : Francobolli che passione!
Quante storie interessanti in pochi affascinanti centimetri quadrati
di Ivana Quattrini
I primi “rettangolini colorati”
Era veramente piccolo quando la mamma, comprando in latteria delle caramelle per lui e il fratello, ricevette una piccola bustina contenente un francobollo. Golosi di caramelle come erano, in poco tempo Fabio accumula una bella quantità di ” rettangolini colorati”.
Fabio Barbieri, comincia così a catalogarli e a chiedere agli zii e agli amici di mamma e papà di conservare i francobolli che ricevevano a casa sulle lettere e sulle cartoline. Allora era il metodo più diffuso per far sapere di essere stati a visitare una città e per fare gli auguri a Natale e a Pasqua.
La passione si rafforzata da adulto, quando Fabio entra in contatto con la Sezione Filatelica del Circolo Ricreativo del San Paolo, la banca che lo assume nel 1980.
Dal 1955 a oggi, sono tantissimi
“Sicuramente tanti, tra nuovi e usati… Non li ho mai contati, anche perché perderei il conto!”
Fabio Barbieri
Della Repubblica Italiana Fabio Barbieri ha francobolli nuovi di tutte le emissioni dall’anno in cui è nato (1955) a oggi.
Non ha il “Gronchi Rosa”, il francobollo emesso dall’Italia il 3 aprile 1961 per commemorare il viaggio del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sudamerica.
Periodi un po’ più limitati per le altre emissioni della cosiddetta “Area Italiana”, che comprende i francobolli di San Marino, della Città del Vaticano e dello S.M.O.M, il Sovrano Militare Ordine di Malta.
Ha anche qualche annata di altri paesi europei : Regno Unito, Svizzera, Francia, Principato di Monaco.
Filatelia e ciclismo
Per qualche periodo si è dedicato a mettere assieme anche le diverse passioni della sua vita: la filatelia e il ciclismo, collezionando francobolli dedicati non solo al ciclismo come sport, ma anche alla bicicletta come mezzo di trasporto. Arrivare agli altri veicoli il passo è stato breve: francobolli con treni, automobili e imbarcazioni.
Ad un certo punto ha anche progettato di creare schede con monumenti, edifici e opere d’arte rappresentati nei francobolli, con sue fotografie. Poi ha rinunciato perché l’opera appariva improba.
Il francobollo preferito
“Difficile dire quale è il mio francobollo preferito, tutti quanti, come dei figli, “so’ pezzi ‘e core”. “
Nel 2006, l’allora ministro delle Comunicazioni, l’on. Paolo Gentiloni, promosse un’iniziativa per diffondere la filatelia tra i giovani, inviando a tutti i diciottenni un francobollo esclusivo.
Il francobollo ricevuto per il diciottesimo anno del figlio Alessio e quello personalizzato con il suo nome (più precisamente un certificato filatelico emesso dalla Città del Vaticano, che comprende due valori da 10 euro con lo stemma pontificio del papa Alessandro VII il primo, con lo stemma di Papa Benedetto XVI il secondo, emesso a fronte della mia partecipazione al restauro del Colonnato di Piazza San Pietro), lo riempiono di orgoglio.
Nell’era della posta elettronica, i francobolli esistono o sono un fenomeno culturale solo per collezionisti?
“Email, Pec, i cosiddetti social, da Facebook a Whatsapp, da Twitter a Instagram, hanno ucciso la posta tradizionale, e quella che ancora riceviamo nel casellario condominiale (bollette e multe!), non usa più il francobollo, ed è anche superata l’affrancatrice che usavo all’inizio della mia carriera da bancario, con la quale apponevo sulla corrispondenza un timbro rosso con inchiostro indelebile, invece di incollare un francobollo.”
Il francobollo però vive, eccome, la passione per la filatelia esiste ancora, ovunque nel mondo.
Fabio Barbieri : “A me dispiace però che ormai non vengono quasi più emessi francobolli con la gomma sul retro, da inumidire prima di applicarli sulle buste, ma la stragrande maggioranza sono autoadesivi, in qualche caso anche senza dentellatura.
Dispiace anche che il valore oggi venga indicato con una lettera che contraddistingue la tariffa, e non c’è più l’indicazione del valore in euro”.
Emissioni e proposte commemorative
“A questa domanda, che mi fu fatta, dopo un post su facebook, a proposito dell’emissione di francobolli dedicati ad alcune banche, risposi, tra il serie e il faceto: “Credo che servano raccomandazione presso il ministro delle Poste di turno. Sono ricordati avvenimenti e personaggi minori, e a volte mancano quelli importantissimi”.
Credo che in questa risposta ci sia un fondo di verità. Mentre sta rispondendo a queste domande, è in corso di emissione un francobollo dedicato a Giuseppe Ungaretti, ricordato solo dopo 50 anni dalla morte. Il regolamento postale italiano non prevede la celebrazione di personaggi ancora viventi, ancorché illustri.
Poste Italiane ha comunicato che in data 1° giugno 2020 viene emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico un francobollo ordinario della serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato a Giuseppe Ungaretti, nel 50° anniversario della scomparsa, relativo al valore della tariffa B pari a 1,10€. Tiratura: quattrocentomila esemplari. Bozzetto a cura di Isabella Castellana.
Ad esempio, tra gli italiani che hanno ricevuto il Premio Nobel per la letteratura, manca un francobollo dedicato a Dario Fo.
1926-2016, esiste un francobollo dello Zambia con la sua immagine emesso nel 1996; l’autore di “Mistero Buffo”, attivo anche come illustratore e scenografo è l’autore della vignetta del francobollo di San Marino dedicato a Carlo Goldoni.
Non tutti sanno che chiunque, cittadino privato, istituzione o associazione, può proporre l’emissione di francobolli al Ministero dello Sviluppo economico, oggi ente preposto ai programmi annuali di emissione, che comunque opera in piena autonomia nello stabilire le diverse emissioni di francobolli commemorativi.
Francobolli, Walt Disney e un’adozione internazionale
Un episodio particolare spinge Fabio, per un periodo, a collezionare francobolli con i personaggi di Walt Disney.
Fabio Barbieri lavorava alla filiale del Sanpaolo di Castelletto (Quante foto scattate dalla Spianata!). Un giorno una cliente gli chiede una dichiarazione riportante il saldo del proprio conto, da allegare ad una pratica di adozione internazionale. Era un conto di persone modeste, ma serie e affidabili. Il giorno successivo, quando la signora torna a ritirare la dichiarazione, gli chiede se può indicarle un notaio. Per completare la pratica lei e il marito dovevano presentare anche un documento con l’autentica notarile delle firme.
Fabio che aveva in programma un appuntamento con un notaio per la stipula di un mutuo, rimane d’accordo di chiedergli se è disponibile ad autenticare le firme. La signora, con un certo imbarazzo, gli fa capire che la pratica che sta portando avanti è molto costosa e che sarebbe stata contenta di una parcella minima.
Non ce ne vogliano i notai, ma su questo punto avevo Fabio qualche dubbio. Stipulato il mutuo chiede al notaio indicazioni per l’autenticazione delle firme per la pratica di adozione, raccomandandogli di calmierare la parcella.
Con grande stupore di Fabio il notaio gli risponde: ”Per una cosa così nobile la mia prestazione professionale è gratuita! Se non fosse vietato, verrei qui, nel suo ufficio per l’autentica, ma il sigillo notarile, che devo conservare in cassaforte, non può uscire dallo studio. Mi mandi in ufficio i coniugi e provvederò”.
Dopo pochi giorni la pratica d’adozione è completata e dopo pochi mesi arrivano in Italia due bimbi indiani.
Cosa c’entra tutto questo con Walt Disney?
La signora andò in banca a presentare a Fabio i i figlioletti e gli portò una copia di “Topolino”: il primo racconto era scritto e disegnato dal marito. Lo conserva ancora, così come i bellissimi francobolli con Pippo, Pluto, Topolino e compagnia.
Il Francobollo di AIRC – Fondazione Italiana Ricerca sul Cancro
Nel 1983 le Poste Italiane emettono un valore da 400 lire dedicato alla ricerca contro il cancro. Sulla vignetta policroma non viene citata l’Airc, ma il microscopio rappresentato è il logo dell’Associazione (oggi Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro).
L’Airc nacque nel 1965, tra i fondatori il Prof. Umberto Veronesi.
Chi è Fabio Barbieri
Genovese da generazioni, non sa parlare in dialetto nonostante sia cresciuto in una famiglia dove i genitori tra di loro lo parlavano.
Ha frequentato il Liceo Scientifico e all’Università il corso di Laurea in Matematica grazie ai sacrifici dei genitori.
Dopo la laurea ha cominciato subito a lavorare: tre mesi precario in una Cassa Mutua come archivista-dattilografo, poi a tempo indeterminato come informatico a Milano. Entra in banca, dopo aver vinto un concorso.
Importantissimi gli anni durante i quali ha diretto la filiale di Pontedecimo del San Paolo. Qui incontra persone con le quali ha tuttora contatti e gli hanno permesso, tra l’altro, di diventare volontario Airc ed organizzatore del Giro dell’Appennino.
E’ anche cantore del Coro Aurelio Rossi della Basilica N.S. Assunta di Sestri Ponente, e di questo è responsabile Monica. Allora una bella ragazza, che gli piaceva e che oggi è sua moglie. Monica lo portò ad assistere alle prove, e dopo qualche tempo, pur ritenendosi stonato, cominciò come basso e dopo quasi cinquant’anni, corista amatore. Fabio ha tenuto concerti diretto anche da maestri famosi. Sicuramente l’attività che oggi lo occupa di più è l’organizzazione del Giro dell’Appennino. Cura tutte le attività da segretario dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo, ed essendone anche tesoriere, tutta la parte contabile.
Amore per la fotografia
Per passione, va alla ricerca di foto e cimeli. Confida di avere presto i locali del “Museo del Ciclismo in Valpolcevera”, per poterli esporre e renderli patrimonio di tutto il territorio.
Il suo talento fotografico la mette in campo sia per il Giro dell’Appennino. Con il suo obiettivo immortala non solo la gara ma le diverse attività durante l’anno. Per l’Airc documenta le iniziative. Non tutti sanno che non sono solo la giornata delle arance della salute a fine gennaio o l’azalea della ricerca per la festa della mamma a maggio.
Francobolli e lockdown
La quarantena non mi ha spaventato. Anzi, mi ha permesso, durante le lunghe giornate di isolamento, di mettere mano alla raccolta di francobolli, per riordinarla e apprezzarla, dopo che era rimasta per qualche anno un po’ dimenticata, mancandomi il tempo per farlo prima, una giornata ha solo 24 ore!
Fabio Barbieri
Durante il lockdown ha iniziato a dare vita ai francobolli approfondendo i temi delle diverse emissioni, pubblicando post su facebook.
In questo periodo, grazie alla tecnologia, ha continuato a frequentare il coro (con Skype). Ha imparato una nuova messa di Lorenzo Lotti e un Alleluja di Dietrich Buxtheude, due autori barocchi. Non vede l’ora che sia permesso di riprendere le prove in sede e tenere concerti.
Lockdown e tecnologia
Con gli amici del Pontedecimo Ciclismo si riunisce con Jitsi Meet. Ha utilizzato Zoom per supplire all’annullamento delle giornate sulla sicurezza stradale previste a fine marzo a Genova, organizzato da Marco Scarponi, vincitore del Giro d’Italia. Scarponi ha perso il fratello Michele in un incidente stradale, e da allora anima una fondazione a lui dedicata con obiettivo la sicurezza sulle strade.
Con Zoom segue anche i seminari dedicati alla musica corale organizzati da Daniela Ottobrini, organizzatrice del Convegno Ligure delle Corali.
Meglio le fotografie o i francobolli?
Domanda difficile, non so rispondere. Vorrei in entrambi i casi la qualità, ma invece mi scontro con la quantità. Se, come già detto, non so quanti francobolli ci sono nella mia collezione, ancor meno so il numero delle foto che ho, tra diapositive e cartacee, e soprattutto digitali.
Fabio Barbieri
Bicicletta e obiettivi sportivi 2020
Non appena un’ordinanza del Presidente della Regione Giovanni Toti ha permesso di tornare in bicicletta, senza uscire dal territorio del Municipio, Fabio è tornato in sella, con una pedalata per le vie, deserte per il lock down, di Sampierdarena.
Gli obiettivi sono cicloturistici e non sportivi. Vorrebbe riuscire a salire al Santuario della Guardia il primo sabato di ottobre. La manifestazione non competitiva è organizzata da US Pontedecimo a fine stagione, sin dal 2007. Negli ultimi anni con la scusa di dover fotografare, Fabio ha seguito la manifestazione in auto.
Volontario AIRC
Sostenitore da decenni, Fabio è diventato volontario per le giornate delle arance e dell’azalea dal 1995. Anno dopo anno è stato sempre più coinvolto nelle attività del Comitato Liguria dell’Airc, grazie al quale non solo ha conosciuto il compianto Presidente Victor Uckmar, ma anche l’attuale, il notaio Lorenzo Anselmi. Ha potuto stringere la mano a personaggi, sostenitori dell’Associazione, quali il prof. Umberto Veronesi, l’Arch. Renzo Piano, l’autore televisivo Antonio Ricci (“Striscia la Notizia”), il Presidente della Sampdoria Edoardo Garrone, il conduttore televisivo Massimo Giletti (“Non è l’Arena”), la scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti (vincitrice del Premio Campiello 1991), e tanti altri. Di tutti conserva le fotografie fatte da lui, sempre in occasione di iniziative a sostegno della ricerca.
Nel 2014, in occasione della Giornata Nazionale della Ricerca, ho partecipato al ricevimento che il Presidente Giorgio Napolitano ha tenuto al Quirinale. Ha cercato di non mancare mai alle diverse iniziative per la raccolta fondi a favore della ricerca. In qualche occasione, la Giornata dell’Azalea si è tenuta in concomitanza con il Giro d’Italia. Fabio ha dovuto scegliere tra i due eventi del suo cuore.
“Anche senza di me la raccolta fondi ha permesso di erogare a favore di importantissimi progetti di ricerca, selezionati con rigore, l’importo di quasi 1,4 miliardi di euro (dalla nascita dell’Airc a fine 2019 (dati sito AIRC www.airc.it).”
Fabio Barbieri